Direttiva RED III: i nuovi obiettivi UE per la transizione energetica
Le modifiche alla direttiva europea per la transizione energetica
L’importanza delle energie rinnovabili è ormai un tema sempre più comune e sempre più affrontato da tutti noi.
Il loro utilizzo può apportare numerosi benefici per noi e per le generazioni future in quanto la loro caratteristica di essere fonti inesauribili ci permette di non andare incontro a problemi di scorte o approvvigionamento.
Inoltre, l’energia rinnovabile è una fonte pulita che non comporta danni all'ambiente e non rilascia CO2 in atmosfera.
Accelerare il suo sviluppo sta diventando sempre più impattante nelle economie dei vari paesi mondiali, che stanno lavorando a nuove regolamentazioni, normative e iniziative atte a portare la quota di rinnovabili utilizzate a livelli sempre maggiori.
Negli ultimi anni, il percorso verso la transizione energetica ha subito una forte accelerazione: nuove regolamentazioni e obiettivi condivisi stanno alzando sempre di più l’asticella. Nel 2023 l’Unione Europea ha approvato la revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili (RED III), che oggi, nel 2025, guida la strategia comunitaria.
Nell’articolo di oggi ti andremo dunque a raccontare di più riguardo a questi nuovi accordi raggiunti, esaminando in che modo l’accelerazione verso le rinnovabili verrà applicata nei diversi settori e per la transizione energetica.
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Il contesto europeo
Il 14 luglio 2021 la Commissione europea aveva presentato il pacchetto “Pronti per il 55%” (Fit for 55), con l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina, nel maggio 2022, è stato approvato il piano REPowerEU, che ha posto le basi per una rapida uscita dal gas russo e una spinta senza precedenti alle energie pulite.
La revisione della direttiva rinnovabili (RED III), entrata in vigore a metà 2023, ha aggiornato e rafforzato questi obiettivi. Oggi, nel 2025, gli Stati membri stanno adeguando i propri piani energetici per rispettare i nuovi target fissati dall’UE.
Come ha sottolineato la Commissaria europea all’energia Kadri Simson:
"Abbiamo raggiunto un compromesso ambizioso. La nuova direttiva rinnovabili è un passo importante nella realizzazione del Green Deal e del REPowerEU.
I contenuti dell'accordo
Il cuore della direttiva RED III è l’innalzamento dell’obiettivo vincolante:
- 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, con un target indicativo del 45%.
Per capire meglio il salto:
- fino al 2020 l’obiettivo era fissato al 20% (RED I),
- con la RED II (2018) si era passati al 32%,
- oggi la quota è stata notevolmente alzata per rispondere alla crisi climatica ed energetica.
Nel 2024 la quota media di rinnovabili nell’UE ha già superato il 25% dei consumi finali di energia, con una crescita record del fotovoltaico (+15% rispetto al 2023).
Direttiva UE | Anno approvazione | Target rinnovabili | Stato al 2025 |
---|---|---|---|
RED I | 2009 | 20% entro il 2020 | Superato (22%) |
RED II | 2018 | 32% entro il 2030 | Già oltre 25% nel 2024 |
RED III | 2023 | 42,5% entro il 2030 (target indicativo 45%) | In corso di attuazione |
1. Autorizzazioni più rapide per i progetti
Tra gli elementi del nuovo accordo troviamo l'accelerazione dei permessi per le rinnovabili, aspetto importante che mira anzitutto a evitare e a semplificare una serie comune di ostacoli fino ad oggi riscontrati.
Con la nuova direttiva:
- gli Stati membri devono individuare aree di accelerazione, dove i progetti avranno iter autorizzativi semplificati,
- i tempi massimi di approvazione sono stati ridotti a 12 mesi nelle aree idonee e a 24 mesi nelle altre,
- gli impianti saranno considerati di “interesse pubblico prevalente”, limitando conflitti normativi (es. paesaggistici).
Questo significa che in molti Paesi, Italia compresa, i tempi per avviare un parco fotovoltaico o eolico si stanno già accorciando, favorendo nuove installazioni.
2. Un aiuto ai trasporti
Ulteriori buone notizie riguardano anche il settore dei trasporti, grazie a nuovi accordi che coinvolgeranno tutti gli Stati membri dell’UE.
In questo caso, ogni Stato avrà la possibilità di scegliere tra due obiettivi:
- Raggiungere il 29% di quota di rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030
- Ridurre del 14,5% l’intensità di gas a effetto serra nei trasporti grazie all’uso di fonti rinnovabili
In ogni singolo Paese però, le rinnovabili dovranno contribuire ai consumi del settore con almeno il 5,5% di biocarburanti avanzati, ovvero prodotti da materie prime non alimentari, e carburanti rinnovabili di origine non biologica (come idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno).
Questo cambio di passo ha già avviato programmi nazionali per la diffusione di colonnine elettriche, carburanti alternativi e idrogeno verde.
3. Sviluppo dell’industria
La direttiva tocca anche il settore industriale, grande consumatore di energia.
Gli Stati membri dovranno garantire che le industrie aumentino l’uso di rinnovabili dell’1,6% ogni anno.
Particolare attenzione è dedicata all’idrogeno:
- 42% dell’idrogeno consumato entro il 2030 dovrà essere rinnovabile,
- questa quota salirà al 60% entro il 2035.
Per i Paesi che dimostreranno un forte impegno, sono previste deroghe fino al 20% nell’uso di idrogeno rinnovabile, purché rispettino determinate condizioni (bassi livelli di idrogeno fossile e rispetto degli obiettivi intermedi).
Di seguito ti presentiamo una tabella riassuntiva degli obiettivi specifici per settore secondo RED III.
Settore | Obiettivi 2030 | Note principali |
---|---|---|
Consumi finali UE | 42,5% rinnovabili (indicativo 45%) | Target vincolante |
Trasporti | 29% rinnovabili oppure -14,5% intensità emissioni | Almeno 5,5% da biocarburanti avanzati e idrogeno verde |
Industria | +1,6% uso rinnovabili ogni anno | Quota crescente di idrogeno rinnovabile |
Idrogeno | 42% rinnovabile al 2030, 60% al 2035 | Con deroghe limitate |
Conclusione
Investire sullo sviluppo di energie rinnovabili per alimentare in modo sempre più sostenibile ogni attività e settore è diventato ormai una missione necessaria che prevede il contributo di ognuno di noi.
Puntare sulle rinnovabili non solo permette di raggiungere sempre più indipendenza dalle fonti fossili, e dunque una maggiore salvaguardia del nostro ambiente, ma ci consente di poter vivere su una Terra sana, rigogliosa e pronta ad accogliere tante nuove generazioni e lasciare loro un’eredità da coltivare.
Ognuno di noi è chiamato a far parte di questo cambiamento, e ognuno di noi ha tutti i mezzi necessari affinché questo avvenga.
Dalle piccole azioni quotidiane fino alle più grandi, siamo chiamati ad agire.
Noi di Otovo siamo vicini a tutti coloro che decidono di fare del bene decidendo di passare all’energia solare grazie a un impianto fotovoltaico. Una scelta green, sostenibile e dai mille benefici.
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La direttiva RED III innalza l’obiettivo al 42,5% di rinnovabili entro il 2030 e introduce regole comuni per accelerare autorizzazioni, trasporti green e uso industriale dell’idrogeno.
Nel 2025 le rinnovabili coprono oltre il 25% dei consumi energetici dell’UE, con il fotovoltaico in testa per crescita. In Italia il solare domestico è già una realtà diffusa con più di 2 milioni di famiglie che lo hanno installato.