Il mercato elettrico in Italia: un settore in cambiamento
Il profondo periodo di incertezza dettato dalla crisi energetica ed economica che sta affrontando il nostro Paese sta portando sempre più italiani a interrogarsi sulle sorti del mercato elettrico in Italia.
L’aumento dei costi della vita e dei prezzi delle bollette del gas e dell’elettricità non fanno altro che alimentare le preoccupazioni legate al risollevamento della nostra Nazione sul fronte economico e finanziario. C’è da dire, però, che fortunatamente sono molteplici gli interventi in materia di green economy e finanza sostenibile attuati dal nostro Governo e dall’Unione Europea per risollevare le nostre sorti economiche e ambientali.
Gli obiettivi dell’Accordo di Parigi - e ripresi nell’Agenda 2030 - come le accese discussioni della COP27 di Sharm el-Sheikh e i fondi del PNRR sono solo alcuni esempi virtuosi di collaborazioni tra Stati per la salvaguardia del nostro Pianeta e la ripresa dell’economia globale.
Ma qual è nello specifico la situazione italiana in termini di energia elettrica? Te lo raccontiamo proprio oggi in questo articolo del nostro blog! Ti spiegheremo nel dettaglio ciò che è emerso dagli ultimi studi.
Prima di iniziare a leggere, però, fai la scelta giusta e decidi di calcolarti un preventivo gratuito per un impianto fotovoltaico! L’energia solare è la prima alleata per contrastare i rialzi in bolletta e per produrre energia pulita che fa bene all’ambiente e che non contribuisce all'aumento della carbon footprint. Immetti l’indirizzo di tuo interesse nella barra di ricerca sottostante e riceverai un’offerta in meno di un minuto.
Sei pronto? Iniziamo!
Produzione e consumo elettrico in Italia
L’Italia è uno dei principali paesi europei per consumo di energia elettrica, con un fabbisogno complessivo che si aggira intorno ai 300–320 TWh annui. Negli ultimi anni, la domanda ha mostrato una certa stabilità, con fluttuazioni legate al clima, all’andamento economico e a politiche di efficienza energetica. Ad esempio, nel primo trimestre del 2025, il consumo ha oscillato con un lieve calo dello 0,9% a marzo ma una sostanziale stabilità quando corretto per effetti stagionali e climatici.
La produzione di energia elettrica in Italia si basa su un mix di fonti, che include fonti fossili (gas naturale, carbone), rinnovabili (idroelettrico, eolico, solare, geotermico) e una quota molto limitata di importazioni. Il gas naturale è tradizionalmente la fonte principale, ma il peso delle rinnovabili è in forte crescita. Nel 2024, le fonti rinnovabili hanno superato per la prima volta il 41% del totale dell’energia elettrica consumata, confermando un trend di progressiva decarbonizzazione del sistema energetico nazionale.
Il ruolo crescente del fotovoltaico in Italia
Capacità installata e produzione
L’Italia è uno dei paesi europei con il più alto potenziale solare grazie a condizioni climatiche favorevoli e a una buona esposizione geografica. Nel 2023, la capacità fotovoltaica installata ha superato i 36 GW, contribuendo per circa il 12,3% della produzione elettrica nazionale. Nel 2024 si è registrato un balzo significativo della produzione FV, arrivata a circa 36,1 TWh, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.
Nel corso del 2025 la crescita è continuata: solo nel primo semestre sono stati installati quasi 5 GW di nuova capacità FV, e la produzione mensile ha superato spesso i 4-5 TWh, coprendo fino al 13–15% del fabbisogno elettrico nazionale nei mesi con buona irradiazione solare.
Incentivi e politiche
Il successo del fotovoltaico italiano è dovuto anche a un sistema di incentivi e semplificazioni burocratiche, che ha visto il coinvolgimento di investimenti privati, imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie. A partire dai primi anni 2000 con il Conto Energia, passando per il Superbonus 110% (non più in vigore) fino al Bonus 50% per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli immobili, gli incentivi hanno reso molto vantaggioso installare impianti solari fotovoltaici, anche su piccola scala (es. tetti di case, condomini, capannoni industriali).
Tuttavia, negli ultimi anni sono state introdotte alcune restrizioni che rallentano l’espansione di nuovi impianti, soprattutto quelli a terra su terreni agricoli, dove la legge ora impone che i pannelli siano sopraelevati ad almeno 2,1 metri per preservare la coltivabilità del terreno. Questa norma ha avuto un impatto sui progetti di grande scala, rallentando alcune installazioni e generando un acceso dibattito politico e industriale.3. Infrastrutture di rete e accumulo energetico
Modernizzazione della rete elettrica
La rapida crescita della capacità FV e di altre rinnovabili ha posto nuove sfide alla rete elettrica italiana, che necessita di aggiornamenti e potenziamenti per gestire la variabilità della produzione da fonti intermittenti. L’operatore di rete Terna ha previsto un piano di investimenti da circa 23 miliardi di euro entro il 2034, dedicati a:
- Potenziamento delle linee di trasmissione nazionale e interconnessioni internazionali (per esempio Tyrrhenian Link, Adriatic Link).
- Digitalizzazione e automazione della rete per migliorare la gestione della domanda e dell’offerta.
- Integrazione di sistemi di accumulo per stabilizzare la rete e favorire l’autoconsumo.
Accumulo energetico
L’accumulo di energia, attraverso batterie e sistemi innovativi, è un elemento chiave per sfruttare al massimo la produzione FV, specie nelle ore di picco di produzione o in caso di cali di domanda. A maggio 2025, in Italia erano installati circa 6.285 MW di capacità di accumulo, con una crescita annua del +70%. Questa espansione riguarda sia sistemi di accumulo domestici (battery storage collegati a impianti FV residenziali), sia impianti industriali di grande scala.
Sfide e criticità del settore fotovoltaico in Italia
- Vincoli ambientali e territoriali: restrizioni sull’installazione di impianti a terra, soprattutto in aree agricole e naturalistiche, limitano la velocità di espansione della capacità FV.
- Burocrazia e tempi autorizzativi: nonostante semplificazioni, i processi autorizzativi rimangono lunghi e complessi per i grandi impianti, rallentando gli investimenti.
- Integrazione di rete: la rete elettrica deve evolvere per gestire efficacemente la variabilità solare e bilanciare la domanda.
- Concorrenza con altre fonti: il gas rimane ancora fonte di base per la produzione e l’Italia sta valutando un possibile ritorno al nucleare di nuova generazione (Small Modular Reactors) per garantire stabilità e sicurezza energetica.
- Dipendenza energetica dall’estero: la crisi geopolitica degli ultimi anni ha evidenziato l’importanza di una maggiore autosufficienza energetica, che la crescita del fotovoltaico può contribuire a ridurre.
Prospettive future e obiettivi
Obiettivi nazionali
Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) dell’Italia punta a raggiungere entro il 2030 una quota di rinnovabili elettriche pari al 63,4% della domanda nazionale, con un aumento considerevole della capacità fotovoltaica fino a 79 GW, più del doppio rispetto ai livelli attuali.
Innovazioni tecnologiche e nuovi mercati
- Sviluppo di impianti FV con tecnologie avanzate (per esempio pannelli bifacciali, tracking solare).
- Maggiore diffusione dell’autoconsumo e dei sistemi di accumulo domestici, che consentono alle famiglie di consumare direttamente l’energia autoprodotta, riducendo i costi.
- Progetti di agrivoltaico (integrazione pannelli FV e attività agricole), che potrebbero mitigare l’impatto ambientale e creare sinergie economiche.
- Crescita del mercato degli impianti FV su edifici pubblici e infrastrutture (scuole, ospedali, aree industriali).
Conclusioni
La situazione energetica italiana nel 2025 è caratterizzata da una crescita solida e continua del fotovoltaico, che sta diventando una colonna portante della produzione elettrica nazionale. Grazie agli investimenti, agli incentivi e a un contesto climatico favorevole, la quota di energia solare raggiunge livelli senza precedenti, contribuendo in modo significativo alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2.
Tuttavia, per mantenere questo slancio, l’Italia deve affrontare e risolvere alcune criticità strutturali, come la modernizzazione della rete, la semplificazione normativa, e l’ampliamento della capacità di accumulo. Parallelamente, la possibile introduzione del nucleare di nuova generazione e il potenziamento di altre fonti rinnovabili (come il fotovoltaico) completano il quadro di un sistema energetico che mira a essere più sicuro, sostenibile e resiliente.
Il fotovoltaico per sfuggire ai rincari in bolletta
Attraverso il tuo autoconsumo potrai abbassare notevolmente i tuoi costi in bolletta e al contempo fare del bene al Pianeta, perché l’energia del sole è una fonte rinnovabile pulita e gratuita e che non produce emissioni di CO2 nell’atmosfera.
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Domande frequenti
Qual è il prezzo dell’energia oggi?
Nel corso del 2025, fin'ora, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica ha oscillato tra circa 0,09 e 0,15 €/kWh, con una media mensile che si aggira attorno agli 0,11 €/kWh.