L'impatto dell'energia dalle rinnovabili sul caro bollette
Energia eolica e solare come misure per il caro energia
Il 24 febbraio 2022 è ufficialmente cominciata l’invasione russa in Ucraina, dando inizio a un conflitto che, ancora oggi, prosegue senza una fine vicina.
Migliaia di morti, famiglie sfollate e città distrutte restano tra le conseguenze più drammatiche. Ma gli effetti non si fermano al fronte: le ripercussioni sono mondiali, in particolare sul settore energetico.
Dal 2022 i costi dell’energia hanno messo in difficoltà milioni di famiglie e imprese europee. La risposta dei governi non si è fatta attendere, con piani straordinari per accelerare l’indipendenza dal gas russo e puntare con decisione sulle rinnovabili.
Tre anni dopo, possiamo dire che eolico e solare hanno rappresentato il pilastro di questa transizione, contenendo i costi e riducendo la dipendenza energetica.
Nell’articolo di oggi analizziamo gli ultimi dati del report di Ember sulla transizione elettrica europea e il ruolo delle rinnovabili nella lotta al caro energia.
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Bene, iniziamo!
2024, un anno da record per le rinnovabili
Il think tank inglese Ember ha pubblicato il nuovo European Electricity Review 2025, che fotografa un anno storico per le fonti pulite in Europa.
Il 2024 si è distinto come l’anno in cui le rinnovabili hanno preso il sopravvento, non più come supporto ma come vera e propria colonna portante del sistema energetico.
- Per la prima volta, il 44% dell’elettricità europea è arrivata da fonti rinnovabili, con solare ed eolico che da soli hanno coperto oltre il 30% dei consumi.
- Questo sorpasso ha consolidato il declino del gas fossile e del carbone, riducendo al minimo storico la dipendenza dell’Europa da fonti esterne e instabili.
- Grazie a questa transizione, famiglie e imprese hanno beneficiato di un risparmio stimato in oltre 15 miliardi di euro, dovuto ai minori acquisti di gas sui mercati internazionali.
L’espansione del solare è stata particolarmente impressionante: oltre 60 GW di nuova capacità installata in un solo anno, pari a quasi il doppio della capacità fotovoltaica complessiva italiana prima del 2020. Si tratta di un ritmo che porta l’Europa a un passo dal target 2030, con diversi Paesi che stanno correndo più del previsto.
Anche l’Italia ha giocato un ruolo importante: nel 2024 il Paese ha superato i 2 milioni di impianti fotovoltaici residenziali, raggiungendo una capacità cumulata oltre i 40 GW. Un risultato che rende il fotovoltaico non più una scelta di nicchia, ma una soluzione di massa che sta trasformando il modo in cui le famiglie producono e consumano energia.
Di seguito ti forniamo una tabella che indica la produzione elettrica nell'Unione Europea nel 2024.
Fonte energetica | Quota 2024 | Andamento rispetto al 2023 |
---|---|---|
Solare | 10% | +27% capacità installata |
Eolico | 20% | +12% produzione |
Altre rinnovabili | 14% | stabile |
Gas fossile | 18% | in calo |
Carbone | 12% | minimo storico |
Nucleare + altro | 26% | leggero aumento |
Le nuove tendenze
Dal report emergono quattro tendenze chiave che ci raccontano come sta cambiando l'energia in Europa:
1. La potenza del carbone dell'Europa sta diminuendo
Il carbone, che per decenni è stato il simbolo dell’industrializzazione, nel 2024 ha coperto meno del 12% della produzione elettrica europea, segnando un minimo storico. La sua riduzione non è solo una scelta tecnica ma un passaggio culturale: sempre più Paesi chiudono le centrali e anticipano i piani di uscita. L’Europa si sta muovendo compatta verso un futuro in cui il carbone non sarà più necessario, aprendo spazio a fonti molto più pulite e sicure.
2. Stabilità della domanda elettrica
Se la domanda complessiva di elettricità è rimasta stabile, il modo in cui consumiamo energia sta cambiando profondamente. Nel 2024 si è registrata una crescita significativa di auto elettriche, pompe di calore e sistemi di climatizzazione più efficienti.
L’efficienza energetica non è più un concetto astratto: si traduce in case che consumano meno, elettrodomestici intelligenti, edifici più isolati e reti digitali capaci di gestire i picchi. In altre parole, la stabilità della domanda non indica immobilità, ma una trasformazione silenziosa delle abitudini quotidiane.
3. L'ondata del solare è solo all'inizio
Il 2024 ha visto oltre 60 GW di nuove installazioni solari, una cifra record che dimostra come il fotovoltaico sia passato da “tecnologia emergente” a infrastruttura strategica. Non si tratta più di singoli tetti isolati: il solare è entrato nelle città, nelle campagne, nelle imprese e nei condomini.
In Paesi come Germania, Spagna e Paesi Bassi la produzione solare è diventata parte integrante della rete nazionale, mentre in Italia si è consolidata la crescita del residenziale, con un incremento del 40% rispetto al 2023. Sempre più famiglie scelgono di abbinare al fotovoltaico anche batterie di accumulo e sistemi di gestione intelligente, segno che la transizione non è solo quantitativa ma anche qualitativa.
Le comunità energetiche prendono slancio
Un trend emergente che non si può ignorare è quello delle comunità energetiche rinnovabili. Nel 2024 sono partiti progetti in tutta Europa, inclusa l’Italia, dove incentivi dedicati stanno spingendo condomini, piccoli comuni e gruppi di cittadini a produrre e condividere energia pulita. Questo modello non solo riduce le bollette, ma rafforza il senso di comunità e la resilienza dei territori.
Di seguito ti proponiamo una tabella riassuntiva delle quattro tendenze viste poc'anzi.
Tendenza | Cosa significa in pratica |
---|---|
Declino del carbone | Meno del 12% della produzione elettrica, verso l’uscita |
Domanda elettrica stabile | Più efficienza, crescita auto elettriche e pompe di calore |
Boom del solare | 60 GW installati, record assoluto |
Comunità energetiche | Progetti in crescita in tutta Europa e in Italia |
Conclusione
Gli ultimi tre anni hanno cambiato profondamente il panorama energetico europeo. Quello che era iniziato come una corsa contro il tempo per rispondere all’emergenza del caro energia si è trasformato in una nuova normalità: oggi il solare e l’eolico non sono più soluzioni di nicchia o misure temporanee, ma la spina dorsale del sistema elettrico europeo.
Il calo del carbone, la stabilizzazione della domanda e l’esplosione del fotovoltaico raccontano un continente che sta imparando a vivere senza dipendere da fonti fossili esterne e costose. Non si tratta solo di numeri o di gigawatt installati: significa bollette più leggere per milioni di famiglie, meno vulnerabilità alle crisi geopolitiche e un’aria più pulita nelle nostre città.
In Italia questo cambiamento ha un volto concreto: quello delle oltre 2 milioni di famiglie che hanno già installato un impianto fotovoltaico, trasformando i tetti delle case in piccole centrali di energia pulita. Ogni pannello, ogni batteria, ogni comunità energetica rappresenta un passo verso un futuro in cui produrre la propria energia sarà la regola, non l’eccezione.
Il messaggio che arriva dal 2024 è chiaro: la rivoluzione solare è già iniziata, ed è una rivoluzione che parte dalle scelte quotidiane di ciascuno di noi. Installare un impianto fotovoltaico non è solo un investimento economico, ma un gesto che contribuisce a ridisegnare l’Europa di domani: più indipendente, più verde, più giusta.
Se anche tu vuoi far parte di questo cambiamento, il momento di agire è adesso.
Passa al solare con OtovoDomande frequenti
Secondo i dati Ember, nel solo 2024 eolico e solare hanno fatto risparmiare all’Europa oltre 15 miliardi di euro grazie alla riduzione degli acquisti di gas. Dal 2022 a oggi, il contributo cumulativo dei risparmi è ancora più alto e ha permesso di contenere l’impatto della crisi energetica sulle famiglie.
Oltre al solare e all’eolico, che continueranno a crescere e a trainare la transizione, stanno assumendo un ruolo centrale anche i sistemi di accumulo, indispensabili per sfruttare al massimo l’energia prodotta, le pompe di calore, che stanno sostituendo le caldaie tradizionali e rendendo le abitazioni più efficienti, e le comunità energetiche, che permettono a cittadini e imprese di condividere energia pulita e ridurre le bollette. In alcune aree, anche l’idroelettrico e il geotermico restano fonti rilevanti per il mix energetico.