L’energia solare diventerà due volte più economica del gas
A causa del crollo delle esportazioni di gas russo, attualmente la produzione di energia in Europa ha raggiunto prezzi vertiginosi e mai visti prima.
Oltre a essere tutti, sia governi che cittadini, propensi a pensare che tale situazione non durerà per sempre, a mostrarci quale potrebbe essere un possibile scenario futuro ci ha pensato il rapporto di Rystad Energy.
Secondo lo studio realizzato dalla società norvegese, nei prossimi anni il costo della generazione di energia utilizzando il solare fotovoltaico scenderà così in basso fino a diventare 10 volte più economico di quello del gas.
Sfruttando al meglio le risorse economiche messe a disposizione dal REPower EU e portando avanti gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi e dall’Agenda 2030 per la decarbonizzazione e lo sviluppo di un’economia circolare, potremmo infatti ottenere risultati importanti.
In questo articolo andremo ad analizzare insieme i dati emersi dal rapporto e le prospettive future individuate. Se venisse investito sulle energie rinnovabili per mezzo di una finanza sostenibile, e in particolare sul fotovoltaico, in maniera più cospicua, il futuro che ci attende potrebbe mostrare ottimi segni di miglioramento.
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Iniziamo!
Solare più economico del gas: il rapporto di Rystad Energy
La norvegese Rystad Energy è una delle società di ricerca leader a livello mondiale per l’analisi dell'industria petrolifera e del gas. Nel suo ultimo rapporto presentato a novembre 2022 ha evidenziato come, nei prossimi anni, la gestione delle centrali elettriche a gas in Europa sarà più costosa rispetto a costruire nuove capacità dal solare fotovoltaico.
Analizzando il contesto energetico attuale, Rystad Energy ha osservato che i prezzi del gas sono passati da una media di 46 €/MWh nel 2021 a 134 €/MWh nel 2022, con un aumento del 189%. Nel quarto trimestre del 2024, il prezzo medio del gas naturale nel mercato TTF (Title Transfer Facility) si è attestato a circa 43,30 €/MWh e nel primo trimestre del 2025, il prezzo medio è salito a 46,76 €/MWh. Attualmente, a giugno 2025, i prezzi si aggirano intorno ai 34 €/MWh, con previsioni che indicano una stabilizzazione intorno ai 45 €/MWh entro la fine dell'anno.
Ciononostante, anche se i prezzi del gas sono scesi quest’ultimo farà fatica a rimanere competitivo nel panorama energetico europeo, soprattutto in vista di uno sviluppo sempre più su larga scala delle energie rinnovabili: i costi delle energie rinnovabili, in particolare del solare fotovoltaico e dell'eolico, continuano a diminuire nel 2025, consolidando la loro competitività rispetto alle fonti fossili.
Secondo le stime di BloombergNEF, i costi livellati dell'energia solare sono a 35 $/MWh, con una previsione di calo a 25 $/MWh entro il 2035.
“Il gas naturale svolgerà ancora per un po' un ruolo importante nel mix energetico europeo” ha affermato Carlo Torres Diaz, Responsabile Energia presso Rystad Energy, “[...] ma a meno che non cambi qualcosa di fondamentale, sia le preoccupazioni climatiche che i fattori economici faranno pendere la bilancia interamente a favore delle energie rinnovabili.”
Le cifre del cambiamento
Spinti dalla guerra e dalle prospettive future, i paesi Europei hanno notevolmente accelerato la loro corsa alle rinnovabili.
Per favorire ciò, a luglio 2022 è nato il “Fondo per l'Innovazione” con cui sono stati stanziati oltre 1,8 miliardi di euro da investire in progetti innovativi su larga scala nel campo delle tecnologie e delle energie pulite.
Grazie all’erogazione di tali contributi finanziari, l’UE mira a portare sul mercato tecnologie pionieristiche nei settori delle energie rinnovabili e delle infrastrutture per la produzione di componenti chiave per il loro stoccaggio e per le loro supply chain.
Spostando in modo marcato il focus sulle energie pulite, e in particolare su quella solare, potremmo assistere a un netto miglioramento sia sotto l’aspetto economico che ambientale a livello non solo europeo, bensì globale.
Il rapporto Rystad ci mostra inoltre come sarebbe possibile riutilizzare le somme di denaro destinate al gas reinvestendole invece nel fotovoltaico e nell’eolico.
In questo modo, conferma la società norvegese, si potrebbero sviluppare entro il 2028 oltre 333 GW di capacità rinnovabile sufficienti per generare 663 TWh di elettricità. Seguendo questa direzione, inoltre, entro il 2050 la nuova capacità di energia rinnovabile potrebbe arrivare a generare più di 2.000 TWh di energia.
Ma vediamo ora nello specifico quali sarebbero i risultati sul mercato elettrico in Italia, in che modo l’incremento dell’energia pulita porterebbe a miglioramenti non solo economici ma anche occupazionali e ambientali.
Produci energia pulita con OtovoIl rapporto della Sapienza di Roma
A seguito della COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è chiusa senza effettivi passi avanti dal punto di vista della riduzione delle emissioni inquinanti e della carbon footprint, studiosi ed esperti del settore energetico hanno calcato sempre più la mano sulle prospettive future che ci attendono.
Su questo ha lavorato anche un gruppo di ricercatori della Sapienza di Roma che, utilizzando un software in grado di elaborare i bilanci energetici, ha ottenuto delle simulazioni per capire le strategie ideali per ridurre il consumo di gas in Italia nei prossimi anni.
Dai risultati ottenuti è emerso in particolare come un investimento in rinnovabili pari a 20 miliardi di euro annui ridurrebbe il consumo di gas nazionale di quasi 40 TWh.
In uno scenario del genere il costo di abbattimento, ovvero la cifra necessaria a produrre un’unità di energia con le rinnovabili piuttosto che con le fonti fossili, sarebbe di 45 €/MWh.
Sulla base di questi dati i ricercatori della Sapienza hanno elaborato quella che considerano la strategia ideale: investire 80 miliardi di euro nei prossimi tre anni per garantire una riduzione di 75 TWh annui del consumo di gas a un costo medio di circa 70 €/MWh.
"Tra eolico, fotovoltaico e pompe di calore, investendo ottanta miliardi nei prossimi tre anni riusciremo a ridurre di un decimo il nostro consumo di gas" sostiene il professor Livio De Santoli.
Altri studi
Numerosi sono gli studi che sostengono l'avanzare (vantaggioso) delle energie rinnovabili. Ne citiamo altri di seguito.
Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA)
Nel 2023, oltre il 75% della nuova capacità di energia rinnovabile aggiunta aveva costi inferiori rispetto alle alternative fossili. In particolare, il costo medio globale dell'elettricità da nuovi progetti solari fotovoltaici è diminuito del 12% rispetto all'anno precedente.
Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA)
L'IEA ha dichiarato che, nei migliori siti e con accesso a finanziamenti favorevoli, il solare fotovoltaico può generare elettricità a $20 per megawattora (MWh) o meno, rendendolo la fonte di elettricità più economica della storia.
Conclusione
Le difficili sfide del mercato ci mettono sempre di più davanti alla necessità di dover dire addio, una volta per tutte, al gas e di indirizzare il nostro domani sulle rinnovabili.
Queste ultime stanno diventando ogni giorno più economiche ed efficienti, dimostrando anche ai paesi più scettici il loro notevole potenziale.
Noi di Otovo sappiamo che l’energia pulita rappresenta la migliore scommessa per un futuro sostenibile, e siamo consapevoli del fatto che ogni cittadino ha la possibilità di dare il suo contributo e di diffondere le energie rinnovabili sempre più su larga scala.
Decidere di installare un impianto fotovoltaico è la scelta più semplice e allo stesso tempo più impattante che ognuno di noi possa fare. Per noi e per tutti coloro a cui lasceremo questo Pianeta, per garantire a tutti di poter vivere in un mondo sostenibile.
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Unisciti a OtovoDomande frequenti
Che cos’è il gas naturale?
Il gas naturale è un gas prodotto dalla decomposizione di materiale organico che si trova comunemente allo stato fossile insieme al petrolio, al carbone o da solo, in giacimenti di gas naturale.
Qual è l'energia rinnovabile più facile da produrre?
L’energia rinnovabile più facile da produrre è quella solare, ad oggi la scelta più sostenibile in termini di risparmio rapportata al problema dell'inquinamento.