Decreto energia: fotovoltaico in centro storico e green belt
Installare un impianto fotovoltaico in un centro storico è una richiesta sempre più comune. A causa dell'aumento dei prezzi del gas e dell’energia sempre più italiani stanno pensando di passare alle rinnovabili, anche coloro che abitano nei centri storici delle città. Per questo motivo, in questo articolo vediamo assieme come fare per installare un sistema solare sui tetti delle case all’interno dei centri storici.
Inoltre, prenderemo in considerazione i cambiamenti che il Decreto Energia porterà in ambito agrovoltaico e aziendale.
Sei pronto? Iniziamo!
Decreto energia: di cosa si tratta.
L’ultima versione del cosiddetto "Decreto Energia" è stata approvata dal governo italiano il 25 giugno 2024 e rappresenta un pacchetto articolato di misure volte ad affrontare in modo strutturale le sfide legate ai costi dell’energia, alla transizione ecologica e alla competitività delle imprese. Il decreto proroga, tra le altre cose, prevede strumenti di sostegno anche per le imprese energivore, con l’introduzione di nuovi crediti d’imposta. Grande attenzione è stata riservata anche al tema delle energie rinnovabili: il provvedimento semplifica le procedure per l’installazione di impianti fotovoltaici, in particolare su edifici agricoli e industriali, eliminando alcuni vincoli paesaggistici per impianti di piccola taglia (inferiori ai 200 kW).
Inoltre, il decreto rafforza la riserva strategica di gas nazionale, promuove lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico – come batterie e soluzioni basate sull’idrogeno – e introduce norme volte a facilitare progetti di economia circolare e decarbonizzazione, anche attraverso incentivi alla ricerca e all’innovazione.
Si tratta, in sintesi, di un intervento ampio e trasversale, pensato per sostenere la transizione energetica del Paese in un momento ancora segnato da forti incertezze geopolitiche e di mercato.
Decreto energia e fotovoltaico in centro storico
L’approvazione del Decreto Energia il 25 giugno 2024 ha introdotto una serie di misure che favoriscono in modo concreto la diffusione degli impianti fotovoltaici, anche in contesti complessi come i centri storici. In particolare, è stato rafforzato il quadro normativo che mira a semplificare le autorizzazioni e ad agevolare l’installazione di impianti solari anche su edifici soggetti a tutela, a condizione che siano adottate soluzioni tecniche compatibili con il contesto architettonico. A conferma di questo orientamento, una recente sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che le Soprintendenze non possono opporsi in modo assoluto alla realizzazione di impianti fotovoltaici in centro storico, ma sono tenute a valutare caso per caso, motivando in modo puntuale eventuali dinieghi solo in presenza di effettivi vincoli paesaggistici o culturali.
Ad oggi, quindi, l’installazione di pannelli fotovoltaici in aree storiche è possibile, purché rispetti determinati criteri di integrazione estetica e visiva. Se l’impianto non è visibile dallo spazio pubblico e non altera l’aspetto del tetto o della facciata, può essere realizzato in edilizia libera oppure mediante SCIA semplificata, soprattutto se la potenza non supera i 200 kW. In presenza di vincoli paesaggistici, è richiesta un’autorizzazione specifica, ma anche in questo caso il legislatore ha previsto una procedura semplificata, con silenzio-assenso in 30 giorni qualora l’amministrazione non risponda entro i termini.
Le nuove disposizioni incoraggiano inoltre l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative, come le tegole fotovoltaiche o i moduli integrati invisibili, che consentono di produrre energia pulita senza alterare l’aspetto dell’edificio. In sintesi, il quadro normativo aggiornato rende oggi più semplice e accessibile l’adozione del fotovoltaico anche in contesti storici, favorendo una transizione energetica compatibile con la tutela del patrimonio culturale.
Come inoltrare la domanda per installare un impianto fotovoltaico in un centro storico? È semplicissimo. Dovrai andare sul sito del GSE e scaricare il modulo online oppure navigare sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, compilarlo e inviarlo al gestore a inizio lavori e alla loro conclusione.
Ti ricordiamo comunque che, spesso, per installare un impianto fotovoltaico in un centro storico è necessaria un'autorizzazione paesaggistica.
Unisciti alla rivoluzione solareIl Decreto energia e l'agrovoltaico
Il Decreto energia semplifica anche le procedure riguardanti l’installazione di impianti fotovoltaici in aree industriali, produttive o commerciali. E proprio in questo contesto un altro punto significativo di questo Decreto riguarda l’agrovoltaico. In una prima versione del provvedimento erano stati eliminati gli incentivi statali per tutti gli agricoltori che volessero installare pannelli solari su una superficie superiore al 10% del totale dell’azienda. Questa decisione era stata presa per far sì che non diminuissero i terreni coltivabili in Italia.
Ad oggi, invece, gli incentivi verranno erogati anche a coloro che vogliono installare sistemi fotovoltaici su una superficie superiore al 10% del totale dell’azienda, a patto che si tratti di impianti agrovoltaici e che non si vada a influenzare negativamente l’attività agricola e il terreno coltivato.
Decreto energia e comunità energetiche
Ad oggi, il Decreto Energia ha assunto un ruolo centrale nello sviluppo e nella promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia. Queste norme sono parte integrante della strategia nazionale per la transizione energetica e per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Decreto CER ha introdotto due importanti strumenti incentivanti: una tariffa incentivante sull’energia condivisa riconosciuta per 20 anni, e un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per gli impianti realizzati nei comuni sotto i 50.000 abitanti, finanziato con fondi PNRR. Questi incentivi sono cumulabili tra loro, rendendo economicamente sostenibile la creazione di una CER, anche per piccoli comuni o gruppi di cittadini.
La norma sulle green belt
Infine, il Decreto energia ha approvato la norma sulle green belt per favorire lo sviluppo di impianti fotovoltaici a servizio di aree produttive, di aree interne agli impianti industriali e di aree adiacenti alle infrastrutture autostradali dove si applicheranno immediatamente le semplificazioni previste per le aree idonee.
Conclusione
Tutti questi emendamenti e tutte le norme approvate hanno uno scopo ben preciso: sostenere i privati e le imprese più colpiti dall’aumento dei costi di energia elettrica e gas. Allo stesso tempo, queste azioni sono volte a promuovere la cultura della responsabilità e del risparmio energetico e sono alla base della transizione energetica del nostro Paese che punta a un modello energetico più sostenibile e sicuro. In questo modo sarà possibile diminuire la nostra dipendenza dalle fonti fossili, a partire dal gas russo.
Noi di Otovo abbiamo a cuore il tema della sostenibilità. Per questo motivo offriamo ai nostri clienti privati la possibilità di unirsi alla rivoluzione solare per salvaguardare il pianeta e il loro portafoglio.
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Domande frequenti
Con il Decreto Energia si possono installare impianti solari nei centri storici?
La risposta è sì. Tuttavia, l’iter semplificato non si estende ai beni vincolati che rientrano nel codice dei beni culturali e sono quindi sottoposti ad autorizzazioni paesaggistiche specifiche.