Carbon Footprint: cos'è, come si misura e come ridurla
Un approfondimento Otovo sull'impronta di carbonio
Nel contesto attuale, c'è una crescente consapevolezza sui cambiamenti climatici e sui danni causati dall'impronta di carbonio, conosciuta anche come carbon footprint, sia per l'uomo che per l'ambiente.
Questo articolo di Otovo esplorerà il concetto di impronta di carbonio, o carbon footprint, il suo metodo di calcolo e come può essere ridotta tramite nuove pratiche, come l'adozione di energie rinnovabili. Questo approccio mira a proteggere l'ambiente e a migliorare la salute umana, contribuendo così a creare un futuro migliore per tutti!
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Cosa si intende con Carbon Footprint
Iniziamo il nostro articolo cercando di dare una definizione alla carbon footprint.
La carbon footprint, o impronta di carbonio, rappresenta una misura essenziale per valutare l'impatto ambientale di un'attività, un'organizzazione, un evento o un prodotto. Si riferisce alla quantità totale di gas a effetto serra, espressa in equivalenti di anidride carbonica (CO2), prodotta sia direttamente che indirettamente durante l'intero ciclo di vita del soggetto considerato.
I gas a effetto serra inclusi nella valutazione della carbon footprint sono diversi e comprendono oltre all'anidride carbonica (CO2), anche:
- Metano (CH4)
- Ossido di azoto (NOx)
- Protossido di azoto (N2O)
- Fluoruri e altri composti organici volatili
Questi gas contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici attraverso l'effetto serra, che trattiene il calore nell'atmosfera terrestre.
La valutazione della carbon footprint è fondamentale per comprendere e gestire l'impatto ambientale delle attività umane e per adottare misure efficaci per ridurne le emissioni. Questo tipo di analisi può essere applicato a livello individuale, aziendale, industriale e persino a livello di prodotto, consentendo di identificare le principali fonti di emissioni e implementare strategie mirate per ridurle.
Misurare la carbon footprint implica l'analisi di una vasta gamma di fattori, tra cui:
- Il consumo di energia
- Il trasporto
- La produzione di rifiuti
- Le attività agricole e industriali
Questa valutazione può essere complessa e richiedere l'uso di modelli e strumenti specifici per garantire una stima accurata delle emissioni di gas serra.
Nel contesto attuale di crescente consapevolezza ambientale e della necessità di mitigare i cambiamenti climatici, la riduzione della carbon footprint è diventata una priorità per molte organizzazioni e individui. Riducendo le emissioni di gas serra e adottando pratiche più sostenibili, è possibile contribuire in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla salvaguardia del nostro pianeta per le generazioni future.
La contabilità dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, inizia dalle fasi di approvvigionamento e trattamento delle materie prime, continua poi con la lavorazione e produzione del prodotto, i trasporti, l’utilizzo e, infine, lo smaltimento del prodotto.
Ecco un'infografica riassuntiva del Life Cycle Assessment, dai un'occhiata!
Anche le attività che svolgiamo quotidianamente, come l’uso di elettricità proveniente da energie inquinanti o l’uso di mezzi di trasporto non elettrici, aumentano la presenza di questi gas e innalzano la temperatura media del pianeta portando al catastrofico scenario del cambiamento climatico, un problema sempre più evidente. Da ciò derivano disastri ambientali come terremoti, l'innalzamento del livello del mare, la scomparsa di specie, il disgelo, ecc.
Inizia a ridurre la carbon footprintAttualmente, la carbon footprint è circa il 50% di tutta l’impronta ecologica - dato che mostra quanto sia essenziale la riduzione di questa metrica per porre fine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.
Ecco perché è fondamentale agire responsabilmente nei confronti dei nostri consumi!
Andiamo ora a vedere come è possibile calcolare l'impronta di carbonio, o carbon footprint!
Come calcolare la Carbon Footprint
Il calcolo dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, è un processo relativamente semplice che coinvolge la valutazione della quantità di gas serra emessa da un'attività e la sua durata nel tempo o la distanza percorsa, nel caso dei trasporti. Moltiplicando la quantità di gas serra emessi in un determinato intervallo di tempo per la durata o la distanza dell'attività, si ottiene l'impronta di carbonio, o carbon footprint, associata ad essa.
Per comprendere meglio questo concetto, prendiamo in considerazione un'attività comune come guidare un'auto. Le emissioni di CO2 di un'auto dipendono dal tipo di carburante utilizzato e dal consumo effettivo di carburante.
Ad esempio, un'auto diesel produce in media circa 2,65 kg di CO2 per ogni litro di carburante bruciato, mentre un'auto a benzina può produrre circa 2,37 kg di CO2 per litro di carburante consumato.
Supponiamo che entrambe le auto percorrono una distanza di 100 km. L'auto diesel medio consuma circa 7,5 litri di carburante per 100 km, mentre l'auto a benzina ne consuma circa 8,3 litri.
In base a questi dati, calcoliamo che:
- L'auto diesel emette circa 19,87 kg di CO2 durante un viaggio di 100 km
- L'auto a benzina emette circa 19,61 kg di CO2 durante lo stesso viaggio
Questa analisi mostra una differenza relativamente minima tra le emissioni delle due tipologie di auto. Tuttavia, se includiamo nel nostro calcolo le auto elettriche, il quadro cambia radicalmente.
Le auto elettriche, infatti, consumano in media circa 5 kWh di elettricità ogni 100 km. Questo equivale a circa 5,8 kg di CO2 emessi su una distanza di 100 km. Le emissioni delle auto elettriche sono quindi notevolmente inferiori rispetto alle auto diesel o a benzina, rappresentando solo circa un quarto di queste ultime.
Questa analisi evidenzia l'importanza di considerare le diverse tecnologie di propulsione veicolare nel contesto della riduzione delle emissioni di carbonio e nell'affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. Le auto elettriche emergono come una soluzione promettente per ridurre l'impatto ambientale dei trasporti su larga scala.
Nell'esempio appena citato abbiamo visto il calcolo dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, generata da un individuo. Oltre all'uso dell'automobile ci sono altre aree della nostra vita privata che possono generare carbon footprint, quali:
- La casa: quanta più energia utilizziamo all'interno delle nostre abitazioni, tanto sarà maggiore l'impronta di carbonio, o carbon footprint
- I viaggi in aereo: La classe del volo, il numero di scali e il numero di viaggi sono tre fattori che influiscono sulle emissioni di CO2
- Gli spostamenti in moto: in base ai chilometri, al modello e all'efficienza della moto si produce più o meno CO2
- Gli acquisti, noti anche come secondary Footprint, comprendono tutti gli importi di spesa sostenuti per una serie di categorie merceologiche. Tra le spese rientrano il canone TV, le prenotazioni di hotel e ristoranti, le attività ricreative e sportive, e l'assicurazione
Ecco per te un'infografica riassuntiva sulle aree della nostra vita privata che possono generare Carbon Footprint, dai un'occhiata!
Oltre al calcolo dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, generata dagli individui esiste anche il calcolo della stessa creata da un prodotto e da un'organizzazione. Vediamole di seguito!
Calcolo della Carbon Footprint generata da un prodotto
Il calcolo della carbon footprint di prodotto include tutte le emissioni di gas a effetto serra lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Si considera quindi come punto di partenza l'estrazione delle materie prime fino ad arrivare allo smaltimento finale.
In questo caso, il calcolo dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, può essere fatto includendo tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, oppure considerandone solo alcune.
La carbon footprint in questo caso viene calcolata rispettando i requisiti contenuti nella specifica tecnica nota come PAS 2050. Il riferimento normativo univoco a livello internazionale è anche la specifica tecnica ISO/TS 14067.
Grazie a queste due nomenclature è possibile quantificare le emissioni di CO2 di un prodotto o servizio. L'impronta di carbonio, o carbon footprint, di un prodotto, nota anche come carbon footprint of products (CFP), è definita come la somma delle emissioni e rimozioni totali di CO2 del sistema che genera un bene.
Inoltre, dal momento che la carbon footprint rappresenta il 50% di tutta l'impronta ecologica, conoscerne l'entità è fondamentale in termini di pianificazione poiché fornisce un'idea della domanda esercitata sul pianeta derivante dall'uso di combustibili fossili. La sua riduzione è quindi essenziale per porre termine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.
E per le strategie di business? In un contesto che vede premiati i fornitori di prodotti o servizi a basse emissioni, la carbon footprint può essere uno strumento per valorizzare le proprie attività e promuovere le proprie politiche di responsabilità sociale e ambientale, secondo i criteri ESG.
Calcolo della Carbon Footprint generata da un’azienda
In un contesto lavorativo come l'ufficio, la riduzione dell'impronta di carbonio, o carbon footprint, può diventare un obiettivo tangibile e significativo.
Oggi più che mai le aziende si stanno impegnando per diventare carbon neutral.
Il calcolo più affidabile per calcolare l'impronta di carbonio , o carbon footprint, è quello basato sul GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard, ovvero lo standard più utilizzato per il calcolo delle emissioni delle aziende.
In particolare, vengono prese in considerazione tre categorie di emissioni:
- Scope 1: includono le emissioni dirette legate all’utilizzo di impianti alimentati con i combustibili fossili, quelle dovute alle perdite di fluorurati durante la vita operativa delle apparecchiature e alla combustione dei motori dei mezzi di trasporto
- Scope 2: comprendono le emissioni indirette legate alla produzione di energia elettrica e termica utilizzata dalle aziende
- Scope 3: sono tutte le emissioni indirette non incluse nella categoria Scope 2, come quelle dovute agli spostamenti dei dipendenti, al packaging usato dai fornitori e all’uso dei prodotti da parte dei consumatori
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Vuoi contribuire a rendere la tua azienda più green aiutando a ridurre la vostra carbon footprint? Ecco dunque alcuni piccoli cambiamenti che puoi (e potete) adottare nelle pratiche quotidiane:
- Spegnere dispositivi elettronici non utilizzati
- Utilizzare luci a basso consumo energetico e investire in elettrodomestici efficienti
- Ridurre l'uso della carta e privilegiare il lavoro digitale
- Promuovere il carpooling o incoraggiare i dipendenti a utilizzare mezzi di trasporto sostenibili come biciclette o trasporti pubblici
- Educare e coinvolgere i dipendenti nella consapevolezza ambientale
Questi cambiamenti, se adottati collettivamente, possono trasformare l'ufficio in un ambiente più eco-sostenibile e ridurre significativamente l'impatto ambientale complessivo.
Voglio iniziare a ridurre l'impronta di carbonioEcco come puoi ridurre la tua Carbon Footprint
Tutti noi possiamo ridurre l’impronta di carbonio, o carbon footprint, gestendo e cambiando le nostre abitudini di consumo, come ad esempio:
- Utilizzare fonti di energia rinnovabile. L’energia solare, per esempio, è energia pulita e rinnovabile. Inoltre, l’inquinamento generato dal processo di fabbricazione dei pannelli solari è minimo ed è compensato anche dall’alto tasso di riciclaggio di questi dispositivi. Per approfondire questo tema ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull'impatto ambientale dei pannelli solari
- Scegliere mezzi di trasporto elettrici. Come abbiamo visto nel nostro esempio, un’automobile elettrica o ibrida inquina molto meno di un’auto a diesel o benzina. Attualmente, nelle grandi città si trovano molto facilmente colonnine di ricarica per auto elettriche, di solito in parcheggi o al di sotto di pensiline fotovoltaiche, le quali permettono di ricaricare le auto con facilità. Inoltre, fare scelte di mobilità sostenibile, quali l'uso i mezzi pubblici al posto di quelli privati o il noleggio di monopattini elettrici, aiuta a salvaguardare l’ambiente
- Contribuire alla riforestazione. Un albero ha la capacità di assorbire 40 kg di CO2 all’anno
- Separare e riciclare i rifiuti così che l’imballaggio riceva una seconda vita
- Usare lampadine a basso consumo per risparmiare anche sulla bolletta dell'elettricità
- Non lasciare i propri dispositivi elettronici connessi alla corrente per molto tempo
- Essere consapevoli degli elettrodomestici che consumano più energia (es. asciuga capelli, condizionatore ecc.) e acquistarli di ultima generazione
- Usare sacchetti di stoffa per fare la spesa. La plastica e la sua produzione aumentano la carbon footprint
- Ridurre il consumo di carne. Le infrastrutture e gli animali contribuiscono all’aumento di CO2
Nell'infografica riassuntiva qui sotto puoi trovare tutte le principali attività che permettono di ridurre la nostra carbon footprint!
Verso la Carbon Neutrality, ecco cosa significa azzerare le emissioni nette di gas serra
Gli obiettivi comuni dei massimi vertici di governo europeo mirano tutti nella stessa direzione: la carbon neutrality. Un passo obbligato se si vogliono scongiurare le peggiori conseguenze della crisi climatica e se si vuole andare nella direzione imposta dall'Accordo di Parigi.
Un articolo di Lifegate riporta la definizione di carbon neutrality secondo il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc): la carbon neutrality è lo stato in cui, a livello globale, le emissioni di CO2 di origine antropica sono bilanciate dalla CO2 che viene rimossa dall’uomo in un periodo specifico.
Cosa significa azzerare le emissioni nette di gas serra
Con l'Accordo di Parigi, firmato nel dicembre 2015, i governi di 190 paesi si sono impegnati a contenere l'aumento delle temperature globali al di sotto dei 2° C rispetto ai livelli preindustriali, facendo tutto il possibile per restare entro gli 1,5° C. Questa soglia impone, però, un limite di emissione in atmosfera di soltanto una quantità determinata di CO2; questa soglia è chiamata carbon budget e quello che si dovrebbe fare per mantenerlo al di sotto della soglia di rischio corrisponde a un taglio delle emissioni globali del 7,6% ogni anno per l'intero decennio 2020-2030. Sfida più che ardua.
Insomma, questo conto alla rovescia contro al tempo rende assolutamente indispensabile marciare verso la carbon neutrality. Riportando l'articolo di Lifegate, secondo la definizione del'Ipcc, si raggiunge la carbon neutrality quando i gas serra emessi dall’uomo sono pari a quelli rimossi dall’atmosfera in un certo periodo di tempo. Per questo si parla anche di net zero, o azzeramento delle emissioni nette.
Ogni paese, città, istituto finanziario e azienda deve adottare piani per azzerare le emissioni entro il 2050. E iniziare a metterli in pratica adesso, anche fornendo chiari obiettivi nel breve termine.
Queste le parole di António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, al Summit sul clima del 12 dicembre 2020.
Orti urbani per la Carbon Footprint: la verità
É possibile ridurre la carbon footprint nelle nostre grandi città, ovvero i luoghi dove si concentra la maggior quantità di impronta di carbonio, o carbon footprint, grazie agli orti urbani?
Un recente studio pubblicato su Nature Cities rivela che la carbon footprint degli orti urbani è in media sei volte superiore rispetto all'agricoltura condotta in campagna con metodi convenzionali. Questo significa che ogni porzione di cibo prodotta negli orti urbani emette in media 0,42 kgCO2eq di gas serra, rispetto ai 0,07 kgCO2eq delle coltivazioni rurali. Lo studio ha analizzato 73 orti urbani in Europa e negli Stati Uniti, evidenziando che le pratiche inefficienti riguardanti strumenti, infrastrutture, fertilizzanti e acqua contribuiscono a questa disparità.
La ricerca si è concentrata sulle fattorie urbane gestite professionalmente, sugli orti individuali e collettivi anziché sulle tecnologie agricole hi-tech. Si è scoperto che la maggior parte delle emissioni di gas serra nelle fattorie urbane è causata dai materiali e dalle infrastrutture utilizzate, che spesso hanno una breve durata di vita e un alto impatto ambientale durante la produzione. D'altra parte, l'agricoltura convenzionale in campagna è più efficiente e difficile da competere in termini di riduzione delle emissioni.
Per abbattere l'impronta di carbonio, o carbon footprint, degli orti urbani, lo studio suggerisce tre approcci:
- Primo, prolungare la durata dei materiali e delle infrastrutture utilizzate.
- Secondo, riciclare materiali edili o rifiuti organici urbani e utilizzare acqua piovana o reflui per l'irrigazione
- Terzo, massimizzare i benefici sociali come la salute mentale, il benessere e le relazioni sociali derivanti dagli orti urbani, anche se questi non hanno un impatto diretto sull'impronta di carbonio, o carbon footprint, ma contribuiscono a valutarne complessivamente i benefici
Riduci la Carbon Footprint con Otovo!
Otovo pone una notevole enfasi sulla riduzione della carbon footprint e sulla promozione della sostenibilità e dell'autoconsumo. Questo impegno si traduce non solo nella collaborazione con i migliori produttori di materiali fotovoltaici, ma anche in una serie di iniziative volte a minimizzare le emissioni di CO2 nelle diverse fasi delle nostre attività.
Ecco i modi in cui ci impegniamo ogni giorno a ridurre la carbon footprint:
- Selezione di installatori locali: Contiamo su una rete di oltre 100 installatori distribuiti in tutta Italia. La scelta di lavorare con professionisti locali non solo favorisce la crescita economica delle comunità circostanti, ma contribuisce anche a ridurre l'impatto ambientale legato agli spostamenti
- Collaborazioni con marchi sostenibili: Siamo impegnati a collaborare esclusivamente con marchi che condividono i nostri stessi valori ambientali. Questa selezione attenta ci permette di garantire che ogni partner con cui lavoriamo sia allineato alla nostra missione di sostenibilità
- Riduzione dei viaggi aerei: Preferiamo utilizzare il treno come mezzo di trasporto, riducendo così l'impatto ambientale legato ai viaggi. Questa scelta consapevole contribuisce a mitigare le emissioni di gas serra associate ai trasporti aerei
- Minimizzazione dell'utilizzo della carta: Abbiamo adottato una politica di digitalizzazione completa nel nostro marketplace, eliminando l'utilizzo della carta. Questo passo ci consente di ridurre il consumo di risorse naturali e di promuovere un approccio più sostenibile alla gestione delle informazioni
Ridurre le emissioni di CO2 e dunque la nostra impronta di carbonio, o carbon footprint, è una decisione intrapresa con responsabilità ambientale individuale, consentendo a ciascuno di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Pertanto, è cruciale scegliere la sostenibilità in ogni azione quotidiana, come nel caso della produzione di energia pulita per le nostre abitazioni.
Scegli di passare a un impianto fotovoltaico con Otovo: calcola ora il tuo preventivo personalizzato in meno di un minuto!
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Se il fotovoltaico non ti basta, sappi che con Otovo avrai accesso a una vasta gamma di prodotti per il tuo efficientamento energetico! Tra questi puoi trovare:
- Batterie di accumulo: Queste consentono di immagazzinare l'energia solare prodotta durante le ore di luce del giorno e utilizzarla quando necessario, anche durante la notte o in caso di blackout. Ciò aumenta l'autoconsumo di energia pulita e offre una maggiore autonomia energetica, riducendo ulteriormente la dipendenza dalla rete elettrica nazionale
- Pompe di calore: Questi dispositivi altamente efficienti consentono di riscaldare o raffreddare gli ambienti domestici sfruttando l'energia termica presente nell'aria, nell'acqua o nel terreno. Integrando le pompe di calore con un impianto fotovoltaico, è possibile massimizzare l'efficienza energetica dell'edificio e ridurre ulteriormente l'impatto ambientale legato al riscaldamento e al raffreddamento
- Colonnine di ricarica per auto elettriche: Con l'interesse crescente per la mobilità sostenibile, le colonnine di ricarica per auto elettriche sono sempre più importanti. Integrando le colonnine di ricarica con un impianto fotovoltaico, è possibile ricaricare facilmente i veicoli elettrici utilizzando l'energia solare prodotta dall'impianto, contribuendo così a ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra legate ai trasporti su strada
In questa infografica riassuntiva trovi un riassunto di tutte le principali caratteristiche dei prodotti che vendiamo noi di Otovo!
Domande frequenti sulla Carbon Footprint
Cos'è l'impronta di carbonio?
L'impronta di carbonio, o carbon footprint, è una misura delle emissioni di gas serra, generalmente espresse in tonnellate di CO2 equivalente, associate a un prodotto, servizio o organizzazione.
Come si calcola l'impronta di carbonio?
Per calcolare l'impronta di carbonio, è fondamentale conoscere le emissioni di gas serra prodotte da un'attività e la sua durata nel tempo. Basta moltiplicare le emissioni nel periodo considerato per il tempo dell'attività per ottenere l'impronta di carbonio.